Niente maschere per le vie di Sciacca o nei campi di Venezia. Nessun carro per strade di Viareggio, nessuna festa a Napoli o Milano: nei giorni della pandemia anche il Carnevale quest’anno cede il passo
Niente maschere per le vie di Sciacca o nei campi di Venezia. Nessun carro per strade di Viareggio, nessuna festa a Napoli o Milano: nei giorni della pandemia anche il Carnevale quest’anno cede il passo
Sicilia 1837. Circa due secoli dopo la peste del Seicento l’uso politico della pandemia si ripropone nei giorni del colera a Siracusa. Risentimenti e faide familiari, funzionari e politici attaccati come untori, il colera utilizzato come ingrediente decisivo della lotta politica da parte delle forze liberali antiborboniche: tutto questo convive nei mesi del colera siciliano.
Il cosiddetto distanziamento sociale a causa del Covid-19 sta facendo ammalare l’intero sistema. Gli esperti parlano di effetti da sindemia, i maggiori danni si ripercuotono soprattutto tra gli adolescenti.
La parola alla psicoterapeuta Maria Lisma
I bambini sono i primi ad adattarsi ai cambiamenti ma è necessaria una sana interazione degli adulti nel processo di assorbimento. E le fiabe favole aiutano a sviluppare l’immaginazione dei più piccoli
In un periodo cruciale per la lotta contro il Covid-19 e per la campagna di vaccinazione, a destare preoccupazione sono le varianti. Ecco quali sono, perché il virus muta e qual è l’efficacia dei vaccini su di esse
Nel bel contributo di Domenico Cassano, che segue, emergono alcuni elementi che dovremmo tutti tenere presente nell’analisi critica degli attuali movimenti no-vax.
Strano destino, quello dei vaccini: l’innovazione sanitaria che più di tutte ha inciso favorevolmente sul tessuto socio-economico della collettività, oltre che sulla salute umana, continua ad essere a tutt’oggi preda di infondati pregiudizi quanto ingiusto bersaglio da parte di movimenti di opposizione. Un fenomeno complesso che affonda le sue radici in molteplici ragioni di natura etica, religiosa, politica e sociale.
Il Coronavirus e la crisi che esso ha determinato hanno aggravato i problemi della solitudine.
Oltre alle conseguenze economiche, sociali, civili, il Covid-19 ha avuto un’incidenza pesantissima su ragazzi e giovani. È aumentato il numero di minori in povertà assoluta: in Italia un milione e 200mila, una cifra triplicata dopo la crisi del 2008. Il 41% di bambini e ragazzi vivono in abitazioni sovraffollate.
Solitudine, silenzio, paura. È il trinomio che ha caratterizzato la condizione degli ammalati gravi da Covid-19 negli ospedali, gli intubati, i ricoverati in terapia intensiva. Il clima che qui si è vissuto ha accomunato pazienti, personale medico e sanitario, tutti gli operatori a diretto contatto con l’epidemia. I malati esibiscono un carattere comune: sotto il lenzuolo bianco, facce bianche sono ridotte a due occhi neri.
Fase prima, fase seconda… e poi? L’incertezza del futuro scandisce la fine di questo 2020.
Un anno vissuto pericolosamente, che ha lasciato macerie materiali, morali, psicologiche. La speranza del vaccino e la fiducia nelle sue “magnifiche sorti e progressive” non solo non cancellano gli effetti della prima pandemia nell’era della globalizzazione, ma non garantiscono sul futuro prossimo venturo.
Guardiamo con ansia le curve che riportano i dati sulla pandemia e ci aggiorniamo sul suo andamento dell’epidemia. Un nuovo Dpcm incombe sul Natale: combattuto, strattonato, non compreso, odiato e giustificato. Un’ulteriore spallata ai cambiamenti macroscopici che modificheranno anche negli anni a venire ritualità e il nostro modo di stare insieme.
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