La lotta al Covid è una guerra .I paralleli storici vanno sempre usati con cautela, inutile ripeterlo. Certamente non siamo in guerra!
La lotta al Covid è una guerra .I paralleli storici vanno sempre usati con cautela, inutile ripeterlo. Certamente non siamo in guerra!
l vissuto drammatico che coinvolge tuttora le scuole italiane, e che ha avuto inizio a partire dalla primavera 2020, ha prodotto una notevole mole di riflessioni di carattere pedagogico-didattico, incentrate soprattutto su questioni metodologiche. Secondo la maggior parte di queste considerazioni, una relazione mediata in modo esclusivo dalla tecnologia digitale obbligherebbe a un radicale mutamento dell’atteggiamento comunicativo da parte dei docenti, e a un diverso modo di immaginare la programmazione e l’esposizione dei contenuti curriculari.
Oggi, a 160 anni dall’Unità d’Italia, il bisogno di conoscenza della nostra storia nazionale non riguarda solo i cittadini italiani, ma anche i “nuovi italiani”, tutti gli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza nel nostro Paese e coloro che, pur vivendoci e lavorandoci da anni, non vedono ancora riconosciuta la loro italianità.
Per l’assolato e desertico piano della Marina, residuo del prosciugamento di un braccio dell’antico porto, più volte era stata immaginata qualche maniera per renderlo vivibile e che invogliasse la gente a frequentarlo o impiantarvi attività che facessero dimenticare roghi e forche.
Guerre napoleoniche, è il termine comunemente usato per definire le guerre combattute in Europa e non solo, nel periodo in cui Napoleone governò la Francia. La prima vera occasione per Napoleone Bonaparte di mettere in pratica il proprio genio tattico arriva nel marzo del 1796, quando il giovane ufficiale di artiglieria viene messo al comando dell’Armata d’Italia.
Le prime epidemie di cui si conservi memoria storica risalgono a circa 10.000 anni fa, sul finire dell’ultima glaciazione, allorquando si assiste a un cambiamento radicale nella vita urbana dell’homo sapiens. Il passaggio, cioè, da isolati insediamenti tribali a centri […]
Mentre le sorti del nostro immediato futuro dipendono da un vaccino in via di definizione, e gli annunci si susseguono, le vicissitudini che hanno accompagnato l’affermazione della pratica vaccinale attirano la nostra curiosità.
In questo 2020 dovremo rinunciare alla convivialità altamente simbolica dei giorni delle feste. Niente ci vieta, però, di sederci, nell’Ottocento, con gli allievi del Real Collegio Carolino o di assaporare, attraverso la lettura, i piatti dello chef Salvatore Ragusa nelle cucine di Villa Scalea ai Colli
Carlo V d’Asburgo è stato imperatore del Sacro romano impero germanico e arciduca d’Austria dal 1519, re di Spagna (Castiglia e Aragona) dal 1516, e principe dei Paesi Bassi come duca di Borgogna dal 1506.
Amerigo Vespucci, il grande navigatore fiorentino, fu il primo a capire che “le Indie” raggiunte da Cristoforo Colombo erano in realtà un nuovo continente: il Nuovo mondo come lui stesso lo aveva battezzato.
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