Dopo La via dei librai torna l’appuntamento all’Orto botanico. Perché il libro va sfogliato, commentato, discusso.
Una marina di libri, edizione 2020: voglio fortissimamente, voglio ritornare alla normalità.
Dopo La via dei librai torna l’appuntamento all’Orto botanico. Perché il libro va sfogliato, commentato, discusso.
Una marina di libri, edizione 2020: voglio fortissimamente, voglio ritornare alla normalità.
Dibattiti, reading, presentazioni, concerti, e laboratori per ricominciare a sfogliare insieme i libri, per trasmettere il segnale di un mercato editoriale pronto a ripartire.
Dopo mesi di chiusura, la manifestazione – promossa da CNN Piazza Marina & dintorni, dalla libreria Dudi e dagli editori Navarra e Sellerio – vuole riportare in sicurezza gli appassionati a contatto con i testi, gli autori ed i lavoratori del settore.
I lettori hanno bisogno di conoscere anche la voce degli scrittori.
Torna Una marina di libri in un’edizione settembrina atipica, ma ugualmente pronta ad accompagnare il lettore alla scoperta di libri mancati e nuovi amori letterari.
Tutto questo ha a che fare con il mondo dei libri perché a volte non si ricorda tanto uno scrittore ma il tono della sua voce, è il modo in cui le parole hanno inciso nella nostra interiorità. Tutto questo non può essere soppiantato. Penso a Camilleri: il suo stile era impastato con la sua voce».
Una Marina di libri negli anni si è consolidato come momento di incontro e di confronto con l’editoria indipendente, crogiolo fondamentale per la circolazione di autori, di linee sperimentali e di nuovi percorsi che finiscono per approdare sulla pagina del libro.
Un appuntamento, il festival, al quale la nostra casa editrice si presenta anche quest’anno non solo per proporre la sua produzione ma, soprattutto, per confrontarsi con le diverse realtà presenti sul mercato siciliano.
“I musei e le forme dello storytelling digitale” (Arcane editrice) è un volume che nasce dall’esigenza di portare ordine nel caos delle definizioni sullo storytelling digitale, ossia le tecniche maggiormente utilizzate per narrare (in campo politico, culturale, sociale ed economico) attraverso le nuove tecnologie.
Le reti relazionali intorno alle quali avevamo costruito il nostro vivere quotidiano sono state lacerate in modo irreparabile. Le difficoltà che si incontrano per ricostruirle sono numerose e spesso insormontabili.
Ma le reti relazionali sono essenziali per la crescita soprattutto dei giovani, per cui la scuola rappresenta il luogo privilegiato di incontro, di scontro, di crescita. Il compagno di classe, quello di banco costituiscono snodi di crescita fondamentali, in positivo o negativo. Allo stesso modo, lo snodo rappresentato dall’influenza formativa del docente ha un peso non indifferente nel percorso di approccio dello studente ai percorsi didattici.
L’attuale dirigenza del MIUR, che per vari motivi tiene ad accreditarsi nel segno della discontinuità rispetto all’azione politica dei ministeri degli ultimi anni, ha avuto buon gioco a presentare il nuovo curricolo di educazione civica. Che dall’anno scolastico in corso, quale segno di innovazione e di incisiva azione riformatrice, interesserà per 33 ore gli studenti di qualsiasi ciclo scolastico del territorio nazionale.
Uno studente su cinque dichiara di essere stato vittima di bullismo e le ragazze rappresentano la percentuale maggiore.
Prepotente, sicuro di sé, usa la violenza verbale e fisica e non agisce quasi mai da solo: è il bullo. Crede di essere inattaccabile ma gli strumenti messi in campo per contrastare il fenomeno sono tanti e non passano tutti dalle punizioni.
Trasformando e distorcendo il valore di una disciplina sportiva, assimilandone i praticanti a moderni gladiatori invece che agli atleti. Trasmettendo un’immagine distorta e violenta, legata alla forza ed alla capacità di prevaricazione. Contribuendo in questo modo ad attirare verso questo mondo proprio le persone che i veri maestri cercano di rieducare, recuperare o nel peggiore dei casi, tenere lontani dalle palestre.
L’evento improvviso del lockdown ha sconvolto le vite di tutti ma a farne le spese sono stati (e sono) soprattutto i bambini e gli adolescenti. È tempo di osservazione e analisi anche per Maria Lisma, psicologa psicoterapeuta dell’Asp di Trapani che dal suo piccolo osservatorio sull’universo dei giovani monitora i loro comportamenti e propone soluzioni che sovvertono il comune modo di pensare.
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