Cosa cambia nell’elaborazione del lutto al tempo del Covid-19? E la percezione del significato della morte? Che significato assumono le immagini dei milioni di corpi cremati a cielo aperto in India? Lo spiega il semiologo Gianfranco Marrone
Cosa cambia nell’elaborazione del lutto al tempo del Covid-19? E la percezione del significato della morte? Che significato assumono le immagini dei milioni di corpi cremati a cielo aperto in India? Lo spiega il semiologo Gianfranco Marrone
La pandemia da Covid-19 ha cancellato un aspetto fondamentale dell’esistenza umana: la ritualità della morte, una pratica fondamentale per l’elaborazione del lutto
Nel corso di queste settimane ha tenuto banco il cosiddetto Decreto riaperture, che permetterà ai lavoratori, soprattutto gli esponenti del settore della ristorazione, di poter riaprire le porte dei propri esercizi commerciali ai clienti.
In seguito all’insorgere di rari eventi tromboembolici in pazienti vaccinati con il preparato AstraZeneca, il medicinale anti Covid-19 si trova al centro di forti controversie
Estate 2021: tra spinte verso le riaperture e contagi in costante aumento, la stagione turistica sembra essere ancora in bilico. Ma gli italiani hanno già iniziato a progettare le vacanze
È passato esattamente un anno da quando, a causa della pandemia di Covid-19, gli italiani (ma non solo loro) sono stati costretti a rinunciare alla vita che conoscevano.
Molti negozianti si sono ritrovati a dover chiudere; i ristoratori hanno dovuto adattarsi al mercato digitale per l’asporto pur di lavorare. Studenti di ogni ordine e grado di istruzione sono stati obbligati a chiudersi in casa, davanti a un computer, per seguire lezioni e sostenere esami.
La lotta al Covid è una guerra .I paralleli storici vanno sempre usati con cautela, inutile ripeterlo. Certamente non siamo in guerra!
Niente maschere per le vie di Sciacca o nei campi di Venezia. Nessun carro per strade di Viareggio, nessuna festa a Napoli o Milano: nei giorni della pandemia anche il Carnevale quest’anno cede il passo
Sicilia 1837. Circa due secoli dopo la peste del Seicento l’uso politico della pandemia si ripropone nei giorni del colera a Siracusa. Risentimenti e faide familiari, funzionari e politici attaccati come untori, il colera utilizzato come ingrediente decisivo della lotta politica da parte delle forze liberali antiborboniche: tutto questo convive nei mesi del colera siciliano.
Il cosiddetto distanziamento sociale a causa del Covid-19 sta facendo ammalare l’intero sistema. Gli esperti parlano di effetti da sindemia, i maggiori danni si ripercuotono soprattutto tra gli adolescenti.
La parola alla psicoterapeuta Maria Lisma
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