Da Sciascia a Bufalino, da Molière a Frida Kahlo, dopo sette mesi di chiusura, il Teatro Biondo riapre con una rassegna “eroica” di spettacoli ospitati in tre diversi luoghi simbolo della città “Eroica”: gli eroi del teatro Biondo “Eroici siamo […]
Da Sciascia a Bufalino, da Molière a Frida Kahlo, dopo sette mesi di chiusura, il Teatro Biondo riapre con una rassegna “eroica” di spettacoli ospitati in tre diversi luoghi simbolo della città “Eroica”: gli eroi del teatro Biondo “Eroici siamo […]
Il carcere Antonio Lorusso Pagliarelli, da luogo di espiazione a canale di cultura e produzione teatrale. Tutto questo è possibile grazie al lavoro costante della compagnia Oltremura che mette in primo piano la ricerca dell’identità della persona e soprattutto della propria femminilità.
Il teatro Biondo di Palermo si ferma, ma non troppo. E lancia sul web l’ashtag #ClassicamenteBiondo per portare il teatro nelle case degli spettatori.
La produzione, per ovvi motivi, è “fatta in casa” ma di ottima qualità. E non delude le aspettative degli amanti della platea che, seduti comodamente sul divano, possono ascoltare gratuitamente i grandi classici interpretati da attori e registi in streaming.
La plasticità del corpo umano per evocarne la mortificazione. Il ricordo dell’orrore per risvegliare la memoria condivisa del nostro tempo.
Ruah – il respiro di Dio colpisce lo spettatore in maniera diretta, impedendogli di dimenticare uno dei capitoli più bui della nostra storia.
Un momento performativo che rappresenta una prima collaborazione con la Scuola dei mestieri dello spettacolo del Teatro Biondo, un potenziale punto di partenza per stringere un legame tra allievi e studenti delle due istituzioni. “L’atteggiamento propositivo dei ragazzi – afferma Tedesco parlando del laboratorio – rappresenta una testimonianza di come la funzione critica dell’immaginario, fornita dallo studio universitario, oggi sia più che mai necessaria per comprendere il presente grazie alla preparazione umanistica legata alle arti”.
Sabino Civilleri rappresenta l’altra faccia della medaglia nell’organizzazione di “Ruah – Il respiro di Dio” e delle attività promosse dall’Università di Palermo per il Giorno della Memoria. Referente progettuale per la scuola dei mestieri dello spettacolo del teatro Biondo, è regista e ideatore della performance in scena negli spazi dello Steri. Una percezione artistica rivolta all’evocazione di una memoria plastica, vissuta come manipolazione della corporeità legata alla ripetitività degli stimoli rivolti allo spettatore.
L’iniziativa è nata quattro anni fa per sensibilizzare gli studenti sul problema della violenza di genere. Diversi gli artisti e le personalità del mondo istituzionale che hanno dato un contributo. “Insieme, legati da una sciarpa rossa – ha detto la padrona di casa, Pamela Villoresi, direttore del teatro Biondo – perché le cose cambiano solo se si lotta unite-uniti contro l’ignoranza.
Al teatro Biondo, in anteprima mondiale, una proiezione inedita dello storico “Palermo Palermo” e il progetto per un nuovo spettacolo sulla città amata dalla coreografa Trent’anni dopo il debutto, torna al teatro Biondo “Palermo Palermo” di Pina Bausch, in una […]
Dal Pagliarelli al palcoscenico del teatro Biondo in un progetto che evoca riscatto e rinascita I detenuti – attori della casa circondariale Pagliarelli-Lo Russo di Palermo – escono allo scoperto e propongono il loro nuovo lavoro “Transiti”, frutto di un […]
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