Goethe e i siciliani
Lo stesso scenario che nel 1786 accolse Goethe al suo arrivo a Palermo, e che non mancò di ispirargli la Nausicaa, torna oggi a rivivere le esperienze del Viaggio in Italia con Michele Cometa. Il professore di storia comparata delle culture all’università di Palermo presenta Goethe e i siciliani, edito Palermo University Press. Gli alberi dell’Orto Botanico ombreggiano come allora i partecipanti del festival della piccola e media editoria La marina di libri. Intervengono Carl Alexandre Auf Der Heyde, professore di storia della critica d’arte e Maurizio Pirro, docente dell’università di Bari. È subito sul tavolo il fulcro della questione: nella narrazione goethiana sono centrali i luoghi, gli ambienti, tutto ciò che è monumentale. Ma cosa ne è delle tante persone che certamente incontrò Goethe? Heyde paragona il silenzio dello scrittore e la magnificazione dell’architettura alle incisioni di Giovanni Battista Piranesi, che rappresentano l’uomo con l’unica funzione di dare la proporzione della grandezza architettonica.
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Sul solco già segnato da Pitrè, Cometa si chiede come mai la fisionomia di queste persone viene taciuta: ‹‹Si trattata davvero di figure tanto insignificanti da non meritare nemmeno una menzione? […] La risposta non può che essere negativa e sulla base di coeve osservazioni dello stesso Goethe››. I siciliani conosciuti dallo scrittore sono infatti figure di spicco del secolo XVIII, Vicerè, scienziati, uomini di cultura, già ben raffigurati nella precedente e consolidata letteratura odoeporica. Fra questi, non possiamo non pensare a Giovanni Meli, “poeta nazionale” dell’Isola. Accademico e letterato, fra questi e il Goethe non possiamo provare un contatto. E tuttavia è certamente suggestivo mettere a confronto il Discorso sulle attrazioni elettive adombrate nella mitologia degli antichi poeti di Meli e il celeberrimo Le affinità elettive. Entrambi gli autori ragionano sulle forze del mondo, in particolare sull’amore come somma potenza che ‹‹attraversa gli uomini e gli elementi, che ordina il caos, divide e unisce nell’armonia voluta dal “supremo artefice”. ››
Goethe e i sicilani si presenta dunque come apporto fondamentale agli studi goethiani ma agile nella lettura, nello stile della collana che lo accoglie: i Frammenti della Palermo University Press.