Epifanie del corpo in immagine dei re di Sicilia (1130 – 1266): presentazione 27 giugno, ore 17:00, Palazzo Reale di Palermo
La redazione de L’identità di Clio è lieta di proporre ai suoi appassionati lettori la presentazione del volume di Mirko Vagnoni, dal titolo Epifanie del corpo in immagine dei re di Sicilia (1130 – 1266), Palermo University Press, 2019. Che si terrà il giorno 27 giugno 2019 ore 17:30, presso l’affascinante cornice dei Giardini Reali presso il Palazzo Reale di Palermo.
Interverranno:
Lina Bellanca, Soprintendente per i Beni Culturali di Palermo
Ninni Giuffrida, docente universitario
Giovanni Travagliato, docente universitario
Ilaria Elena Volpes, già Direttore Generale per i Beni Culturali di Palermo
Sarà presente l’autore: Mirko Vagnoni
M.Vagnoni, Epifanie del corpo in immagine dei re di Sicilia (1130 – 1266), Palermo University Press, 2019
Il volume di Mirko Vagnoni rappresenta una novità interpretativa in ambito storiografico riguardo alla lettura delle opere legate alla rappresentazione del corpo dei re siciliani. Non più, quindi, solo lettura iconografico-iconologica e stilistico-formale dell’opera d’arte, o necessaria allusione ad una sua funzione sociale, di propaganda e di legittimazione politica, ad una self-representation o meno del sovrano, ma approccio multidisciplinare allo studio della fonte figurativa, che doveva suscitare nello spettatore/suddito emozioni e devozione assimilabili a quelle tributate ai coevi simulacri religiosi dipinti o tridimensionali che popolavano diffusamente i luoghi di culto cristiani, urbani o rupestri che fossero.
La struttura dell’opera, vede un capitolo dedicato a ogni re analizzato (II. Ruggero II – III. Guglielmo I – IV. Guglielmo II – V. Enrico VI – VI. Federico II – VII. Manfredi).
Ognuno di questi capitoli sarà aperto da una sintesi, a titolo introduttivo, sull’uso (o il non-uso) che, all’interno della società, il sovrano fa della visibilità pubblica del proprio corpo nella realtà di ogni giorno e dei cerimoniali e dei rituali della sua corte. Il lavoro è impreziosito da una certosina attenzione alle fonti scritte e materiali: tra queste le cronache e le relazioni di viaggio che consentono all’autore di avere uno spaccato della quotidianità del tempo.