La peste del 1656 a Napoli diventa il castigo di Dio per il doppio peccato imperdonabile commesso dal popolo nel 1647-48: essersi affidato ad un miscredente, sodomita, demonio come Masaniello anticristo; essersi rivoltato contro il Dio in terra, il legittimo sovrano spagnolo.
La pandemia come castigo divino per le deviazioni dalla retta via dell’ortodossia è contrastata dai provvedimenti per contenere il contagio.